EMOZIONI ED EMPATIE: NUOVI PERCORSI IN ASSOCIAZIONE

EMOZIONI ED EMPATIE: NUOVI PERCORSI IN ASSOCIAZIONE

La mia esperienza al centro di aggregazione giovanile Casa della Comunità Speranza inizia nel mese di marzo 2021. 

Ho iniziato osservando i bambini e ragazzi nelle varie classi, con l’obiettivo di instaurare una relazione di fiducia con loro,  così da poter individuare i loro bisogni ed essere da supporto aiutandoli ad individuare le loro risorse e potenzialità,  e nello stesso tempo viaggiare nel fantastico mondo delle emozioni;

Le attività svolte fino ad ora, sono state rivolte allo sviluppo dell’intelligenza emotiva,  alla conoscenza e gestione delle emozioni, empatia, consapevolezza di sé, attraverso la narrazione di storie, filmati, e schede ludiche costruite ad hoc, attivando in questo modo spunti di riflessione tra i pari e adulti di riferimento. Infatti è molto importante sviluppare e potenziare nei bambini e nei ragazzi un pensiero critico, che possa aiutarli a prendere decisioni, a scegliere in maniera consapevole  e a mettere in atto strategie di problem solving, affinchè possano utilizzare in maniera efficace le loro potenzialità.

Con alcuni ragazzi/e  pre-adolescenti, ho notato durante le osservazioni  in classe, che esiste un estremo bisogno di ascolto. Infatti, il periodo della pre-adolescenza è un momento particolare, il ragazzo o la ragazza si ritrovano a dovere fare i conti con tanti cambiamenti fisici, ma anche e soprattutto emotivi.

Attraverso l’ascolto attivo, mi sono posta nei confronti dei ragazzi con un atteggiamento aperto e comprensivo, desiderosa di cogliere e ascoltare ciò che vogliono comunicare e raccontare.   Essere ascoltati attivamente aiuta i giovani a maturare anche dal punto di vista emotivo, a stare meno sulla difensiva, ad essere più aperti accettando l’esperienza. In altre parole, se il preadolescente percepisce di essere ascoltato dall’adulto, il suo sviluppo socio-emotivo e di conseguenza il suo benessere (considerando che buone competenze socio-emotive portano a un buon grado di benessere psico-fisico) sono influenzati positivamente.

Con alcuni bambini, di età compresa tra i 6 e i 9 anni (bambini più vivaci, che mostrano il bisogno di fare attività diverse per potere ottenere migliori risultati nella gestione della quotidianità), ho pensato di costruire un percorso di conoscenza e consapevolezza corporea attraverso attività di “gioco-motricità”.  Infatti, attraverso il gioco (canale privilegiato di contatto, interazione e apprendimento per il bambino) è possibile avvicinare i bambini alla consapevolezza del proprio corpo e del respiro, con tutti benefici ad esso connessi.

Attraverso gli esercizi di motricità i bambini sviluppano  la coordinazione corporea, l’equilibrio e la capacità di concentrazione. Le attività legate al respiro, sempre a sfondo ludico, li invitano all’ascolto di sé a prendere contatto con il loro mondo interiore, oltre a favorire la capacità di fermarsi e calmarsi. L’ attività di gioco-motricità sostiene lo sviluppo armonico dei bambini, permettendo l’espressione ed elaborazione di ansie, paure, bisogni attraverso l’utilizzo del gioco simbolico, del corpo, del movimento, favorendo lo sviluppo delle potenzialità espressive creative e  comunicative.

“I Bambini e i ragazzi sono il futuro, aiutiamoli e guidiamoli, affinchè possano scoprire la loro vera essenza.”

Elena Mistretta

 

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